Avete sentito Giorgia Meloni definire il Premier Giuseppe Conte “Barbapapà”?
E niente, mi sono ricordata di quando guardavo la serie animata e di quanto mi piaceva ed ho deciso che l’articolo di oggi sarà proprio sul questo simpatico personaggio e la sua famiglia. 😁

E’ una serie di libri per bambini creata dai coniugi Annette Tison e Talus Taylor (scomparso nel 2015), e pubblicata in Francia dal 1970.
Ser pur concepita per un pubblico infantile, i Barbapapà affrontano temi complessi come quelli della diversità e dell’ecologia.
Forse non tutti sanno che il termine “BARBATRUCCO” è entrato ufficialmente nel dizionario Italiano dal 2011 e precisamente fa la sua comparsa sull’edizione di quell’anno dello Zingarelli.(Curiosità del 2021, sono entrati nell'elenco termini come acchiappaclic, animaloide)
Definizione di BARBATRUCCO: “è utilizzata per definire un espediente ingegnoso o un abile stratagemma per risolvere un problema”
La frase celebre che tutti abbiamo imparato a citare è sicuramente:
«Resta di stucco, è un Barbatrucco!» ed è la traduzione del francese «Hupla hup Barba-truc!»; in inglese è stato reso con «Clickety-click Barba-trick!» e in giapponese, la più divertente: «バーバトリック».
IMPEGNO CIVILE
I Barbapapà nascono sotto il segno dell’impegno civile, uno dei primi fumetti ricco ecologisti e mostravano anche messaggi di uguaglianza e solidarietà umana.
I Barbapapà sono sicuramente avanti, affrontando anche la tematica della famiglia allargata, come anche confermato dalle parole del loro papà Talus Taylor:
«Abbiamo grande senso di responsabilità nei confronti di bambini e genitori. Barbapapà comunica infatti un senso della famiglia che tranne l’eccezione dei Simpson non è mai compreso nei cartoni animati. I Barbapapà sono amati dai figli di genitori separati proprio perché comunicano il senso di famiglia, per di più numerosa».
Curiosità Italiana
La sigla italiana del cartone è stata scritta da Roberto Vecchioni e compare dell’album omonimo del cantautore del 1975, incisa insieme al coro Le Mele Verdi (formato da soli bambini).
Dal 1979 la sigla viene cantata da Claudio Lippi con Orietta Berti che daranno le voci a tutti i personaggi della serie animata.
I BARBAPAPA’ SONO I NONNI DI GOLDRAKE
In Italia, i precursori degli anime giapponesi sono effettivamente loro, i Barbapapà.
Il cartone del 1974 è infatti una coproduzione eurasiatica alla quale hanno lavorato lo studio di Tokyo Top Craft, dalle cui ceneri è poi nato lo Studio Ghibli, ed è a tutti gli effetti un anime.
I Barbapapà non sono stati i primi anime arrivati sugli schermi italiani, ma il successo che ha ottenuto ha convinto i vertici della Rai a puntare sugli anime aprendo di fatto la campagna acquisti verso questo genere.
Grazie alla fortunata serie, sono arrivati da noi Vicky il vichingo, Heidi e Atlas UFO Robot… e molti altri a seguire.
BARBAPAPA’ TRASFORMISTA
Questo articolo, come detto inizialmente, grazie alle affermazioni di Giorgia Meloni che durante l’ultima (ennesima) #crisidigoverno ha voluto offendere Giuseppe Conte Premier, un Barbapapà."Conte come Barbapapà cambia forma in base a convenienza"
Avrebbe detto la Meloni in Senato.
In realtà a mio avviso, visto l’influenza che i Barbapapà hanno sul piano sociale e culturale, direi che che alla fine gli ha fatto il più grande complimento di sempre. 😁
A questa serie di link potete trovare le fonti da cui ho tratto le notizie
Sito UFFICIALE dei BARBAPAPA’
wikipedia
Fumettologica
Sul canale YouTube di “UnMondoDiSorprese” trovate anche la box con tutti i personaggi
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