Immaginare il mondo dello spettacolo senza Monica Vitti è una grande impresa come per ogni grande lutto che colpisce questo ambiente.
Sicuramene tra qualche mese ci saremo abituati al lutto e all’idea che fisicamente Monica Vitti se ne è andata via per sempre dalle scene dello spettacolo .
Da circa 20 anni ormai non cavalcava più le scene dello spettacolo adattandosi, per motivi di salute, a una vita riservata e in disparte.
Dobbiamo però ammettere come l’attrice, incarnazione vivente dell’epoca d’oro del cinema italiano, non è mai stata veramente dimenticata in tutto questo tempo dal suo pubblico che l’ha sempre amata.
Solo pochi mesi fa il 3 Novembre 2021 aveva compiuto 90 anni.
Bruttina ma brava
Diventata famosa certamente per le sue doti come attrice era riuscita a distinguersi ed emergere tra le altre, in un ambiente dove le sole capacità recitative non hanno sempre la meglio, non era particolarmente bella come lei stessa ammetteva, famosa una sua frase dedicata alle sue colleghe “bruttine” come lei:
Monica Vitti
Di lei ricordiamo anche la sua caratteristica voce roca molto particolare che poco si prestava in fase di doppiaggio e che in alcune occasioni le aveva causato non poche discussioni con i registi del momento. Per farvi un esempio venne doppiata da Vittoria Febbi in La pacifista (1970) di Miklós Jancsó, anche se dello stesso film esiste una versione in cui la Vitti si auto doppia.
Comunque Monica Vitti fu doppiatrice a sua volta: diede la voce al personaggio Ascenza nel film Accattone di Pasolini; a Rossana Rory in I soliti ignoti di Monicelli e a Dorian Gray nel film Il grido di Antonioni; è la voce inoltre di Dalila (Daphne) nel film Senti chi parla adesso! (1993), sostituendo la voce di Diane Keaton nella versione originale.
Ha ottenuto numerosi premi, tra cui cinque David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro (di cui due alla carriera), un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Concha de Plata a San Sebastián e una candidatura al premio BAFTA.
Ed ora 3 piccole curiosità su Monica Vitti:
Da piccolina per fare in fretta indossava i vestiti gli uni sugli altri, alla rinfusa per questo in casa la chiamavano “setti vistini”
Fiorella Mannoia è stata la sua controfigura in numerosi film, come per esempio “Amore mio aiutami tu” dove si prese una -fraccagnata-
di schiaffi da parte di Albero Sordi (capisco perchè la Mannoia abbia poi scelto di dedicarsi al mondo della canzone)
Il quotidiano francese Le Monde nel 1988 pubblicò la (falsa) notizia del suo suicidio. Monica smentì prontamente, ringraziando il giornale per averle allungato la vita.Irriverente LO SO da parte mia dillo ma si sono rifatti oggi immagino
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Ciao Monica
LaMeLa777