Nella tela del Ragno. Cina e Afghanistan

Una pura considerazione personale che dovrebbe far pensare.

Nella tela del ragno, è una pura considerazione personale su quale sia l’interesse della Cina per Afghanistan.
Nel precedente articolo – se te lo sei perso lo puoi leggere cliccando qui “Afghanistan-Taliban-Oppio”– ho accennato a come la Cina ha intrecciato fili invisibili di una ragnatela bella fitta sull’Afghanistan già in tempi non sospetti.
Mi sono chiesta però se tutto questo aveva come unico scopo il soldo facile attraverso la vendita di armi per il controllo dell’Oppio in seguito che se pur remunerante non vale proprio tutto sto’ “SBATTI”.
Per quello c’era il Pakistano che ti faceva il lavoro pulito-pulito al motto: “poca spesa tanta resa”!

Nella tela del Ragno. Cina e Afghanistan
nella tela del ragno

Quali interessi può avere la Cina per Afghanistan?

Ti piacciono le macchine elettriche 🚙 ? Molto green vero? Lo sapevi che nel mondo il Leader nella produzione di batterie è la China’s Contemporary Amperex Technology (Catl) e che vanta tra i propri clienti la Bmw, Toyota, Volvo, Honda e Volkswagen. Ormai sti’ cinesi ce li troviamo ovunque cit. #LaMeLa777

Senza considerare il fatto che già nel 2016 secondo i dati McKinsey – multinazionale di consulenza strategica leader al mondo per quota di mercato – rivelavano come il solo 43% delle 870mila auto elettriche prodotte nel mondo fosse per mano della Cina contro Germania con il 23% e gli Usa con i suo misero 17%. Sti cinesi erano già così avanti che gli altri paesi gli hanno chiesto addirittura la “cortesia” di rallentare la produzione perché non gli stavano al passo .

Comunque, bando alle ciance e torniamo al nostro articolo in atto, secondo indagini di mercato, quello delle auto elettriche è in forte espansione con 3milioni immatricolate nel 2020, segnalando un aumento del 40% nelle vendite rispetto l’anno precedente e portando il totale delle vetture sulle strade di tutto il mondo a 10milioni, be’ si auto più auto meno, pignolo !


Sempre sulla base di questi dati si prevede che entro il 2030 avremo 230milioni di auto elettriche !

Fulcro di una auto elettrica è la sua batteria⚡ che ha una media di “vita” di circa 8 anni -attualmente- e richiede due materie prime fondamentalmente: litio e cobalto, che tramite la formula magica “ABRACADABRA” si trasmutano in batteria.

Il 65% del litio mondiale viene dirottato nella produzione delle batterie, l’8% è usato nella ceramica e vetro mentre il restante 5% nei lubrificanti.

👉Il litio viene lavorato e trasformato -sempre con la formula magica di sopra- in carbonato di litio o idrossido di litio, l‘anno scorso ne sono state prodotte 77mila tonnellate. Indovina chi compare tra i 4 principali produttori di carbonato di litio la mondo? Proprio la nostra “amica” Cina che si porta a casa la medaglia di bronzo 🥉 con le sue 18mila tonnellate prodotte.

👉 Il cobalto viene estratto principalmente in Congo e il 90% della produzione finisce …INDOVINA UN PO’… In Cina, che lo usa nelle batterie per realizzare il polo negativo delle sue batterie “abracadabra” e il gioco è fatto!

Ora, se SUL terreno afgano si coltiva l’oppio secondo te SOTTO cosa ci sarà mai di così prezioso da alzare un “bordello” del genere?

👉Guarda caso ingenti quantità di : ferro, rame, cobalto, oro e metalli preziosi come il litio👈

Ovviamente le batterie non servono solo per la auto elettriche ma anche per cellulari, tablet, pc, orologi quindi le trovi nella tua quotidianità, sono diventate indispensabili e in molti casi anche fondamentali, pensa al defibrillatore portatile o a un gruppo di continuità elettrico negli ospedali, nell’apparecchi acustico della nonna e l’elenco è lunghissimo a volerlo mettere giù non mi basterebbe tutto lo spazio di questo blog.

Per le conclusioni lascio a te il tuo spazio mentale, io ho fatto il mio e ti ricordo che anche questo articolo trae le sue basi da fonti verificabili nei link qui sotto.

COINCIDENZE o CONGETTURE chiamale come vuoi ma fanno comunque pensare!

Alla prox. #LaMeLa777

Fonti per questo articolo:

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Pubblicato da LaMela777

Sono una blogger diversamente agiata in un mondo palesemente disagiato. Ho un master in "LaQualunque" all'università della vita. Un mio difetto? Li ho tutti!

3 Risposte a “Nella tela del Ragno. Cina e Afghanistan”

    1. In tutti i sensi e non solo all’Afghanistan. Ormai il mercato è dominato dai prodotti cinesi, non si limitano più a offrire la mano d’opera per i brand più famosi. Sono i principali produttori di articoli divenuti indispensabili nel nostro quotidiano.

I commenti sono chiusi.

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