Il 14 febbraio gli innamorati festeggiano il giorno degli innamorati, ma perché festeggiamo? Notizie e curiosità sulla festa più discussa ed anche criticata.
La storia in pillole di San Valentino, a modo mio!
Ti sei mai chiest* perché festeggiamo San Valentino? Il 14 Febbraio quasi in tutto i mondo festeggia il giorno della flagellazione e decapitazione di San Valentino alias Valentino da Terni vescovo nel 197 d.c.
Colpevole di aver celebrato matrimoni cristiani contro il volere dell’Imperatore Valeriano (270-275).
L’ultimo matrimonio celebrato dal vescovo pare sia quello tra Sabino, centurione romano, e Serapia di origine cristiane. Durante la cerimonia la giovane, malata di tifo, morì. La leggenda narra che anche Sabino sprofondò in un sonno mortale con la sua amata.
Quando San Valentino diventa il protettore degli innamorati?
San Valentino diventa patrono degli innamorati nel 496 d.c. Quando Papa Gelasio I abolisce il rito pagano del giorno dedicato al dio della fertilità Luperco (15 Febbraio) istituendo la festa degli innamorati dedicata al Santo martirizzato proprio il 14 Febbraio. (Ecco anche il cambio di data)
Ed ecco perché festeggiamo San Valentino.
Polemiche e frasi fatte sul giorno degli innamorati.
In molti non approvano il giorno degli innamorati, lamentandone uno sfruttamento commerciale da parte dei principali brand. Non posso negare che San Valentino è diventata una festa consumistica, sulla stessa linea di Natale e pure del Carnevale. Sono anche d’accordo con quella corrente di pensiero che sulla scia delle solite frasi fatte dice che si dovrebbe amare tutto l’anno e non un giorno particolare.
Quello che secondo me sfugge è che avere un giorno particolare per festeggiare non preclude il fatto di amare e dimostrare amore anche negli altri anni. E questo vale anche per altre ricorrenze.
L’avere un giorno che celebra una certa ricorrenza è solo un di più, una sorta di riconoscimento di qualcosa e dovrebbe essere visto come un collante che unisce più persone che si sentono legate ad altre in una ricorrenza comune.
La scelta di cadere nel vortice dello spreco e del consumismo compulsivo è solo nostra.
S può festeggiare in molti modi senza per forza acquistare: fiori, cioccolatini, regali o quant’altro.

